lunedì 5 aprile 2010

Nichi 2013, pazza idea far la sinistra con lui

Pazza idea. A sinistra nessuno lascia la sua poltrona da vivo. E se costretto fonda una sua corrente e rema contro il suo successore. L’ultimo fatto che ci regala una tal dinamica democristiana, in ordine di arrivo cronologico (diacronico), è stato messo in campo da Walter Veltroni.
Il retroscena è stato raccontato ieri da Goffredo De Marchis su Repubblica. Dunque, sabato (vigilia di Pasqua) si è tenuta una riunione molto agitata tra i fiancheggiatori (amministratori e solidali) della Scuola di Formazione Politica (attualmente guidata da Michele Salvati) per lanciare l'ultima creatura di Mister W: la Fondazione Democratica (già le fondazioni, una mania, nel solo piddì di pseudo-tali se ne contano altre quattro: ItalianiEuropei di D’Alema, Quarta Fase di Francescini e Fioroni, Nens fondata da Bersani e Visco e Ariel voluta da Nino Andreatta e oggi portata avanti dal figlio Filippo insieme a Enrico Letta). Ma il sogno dei veltroniani, lanciare Walter presidente di Democratica, si è arenato improvvisamente quando è scoppiata la protesta. Un fulmine apparentemente a ciel sereno visto che la nuova impresa era stata già illustrata ufficiosamente tra cenette e colazioni.
Tutto rimandato. Ma Walter andrà avanti lo stesso, come sempre: Democratica nascerà e sarà il ponte verso il suo futuro da “costruttore” del nuovo centrosinistra. Questa la posta in gioco. La guida del centrosinistra nel 2013. E Walter lo sa, Nichi Vendola “fabbrica” consensi anche in barca a vela contromano. Nichi 2013. Pazza idea far la sinistra con lui... evitando Walter e Massi... Sempre che nel 2012 la profezia dei Maya non spazzi via il mondo e la sua parte Sinistra.

Piazziamoci a Torino. “La sinistra radicale è in coma, il Pd è attaccato all’autorespiratore di un elettorato fideista … e anch’io non mi sento tanto bene”. La frase che fa il verso a Woody Allen è uscita dalla penna di Moni Ovadia nel suo commento apparso sabato su l’Unità nel quale descrive il suo stato d’animo e quello di molti elettori nell’apprendere i risultati delle ultime elezioni e come dargli torto?
A conti fatti le donne elette dell’illuminato e democratico Pd nelle 13 regioni sono state 25 su 189. Sarà per questo che la politica maschia produce e riproduce mostri e zombie. Ed è accaduto l’altro ieri: 28 e 29 marzo 2010. Nel partito democratico, appunto, l’illuminato Pd. E per uno strano gioco del "destino" proprio il 29 marzo scorso un Tir, proveniente dalla Francia, ha recapitato alla Dhl di Settale (Milano) le prime duemila scatole dell’Ru486. Una consegna tempestiva visto il tentativo di messa al bando del farmaco che si sarebbe manifestato poche ore dopo l'esito dei risultati elettorali per mano dei neogovernatori leghisti Roberto Cota e Luca Zaia. 
Usata da più di 20 anni da milioni di donne in Spagna, Gran Bretagna, Olanda, Belgio, Austria, Danimarca, Grecia, Finlandia, Germania, Svezia, Stati Uniti, Cina, Tunisia, in Italia (come ricorda Micromega) la pillola abortiva è stata oggetto di boicottaggi di ogni sorta da parte delle gerarchie vaticane e dei loro fidi sostenitori sparsi nei partiti e sugli scranni governativi, che puntualmente intervenivano per impedirne legittimazione e vendita.
Si pensi soltanto che l'ok dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), è arrivato dopo un’istruttoria durata ben 700 giorni. Un tempo più di tre volte superiore a quello medio impiegato per autorizzare ogni altro medicinale. Che dire? A questo punto, a noi donne, non ci resta che riprenderci la parola e non ci resta che tornare in piazza, sulla strada e sul web. A cominciare dalla difesa di una legge dello Stato: la 194 e della pillola Ru486. Lo slogan che sta girando per la manifestazione è: Piazziamoci a Torino. E per saperne di più su polemiche e mobilitazione c'è il sito Zeroviolenzalledonne.it.


Ps. Questo post lo devo a Clelia l'amica blogger che qualche ora fa mi ha scritto: Io sono a Londra, e ti confesso che mi e' venuto da piangere quando la Polverini ha vinto.... di poco ma ha vinto... con tutti i casini di MILIONI e i suoi "panini" .... bahhhh.... rimango basita.

la piazza e il web saranno il nostro terreno per riscostruire cio' che dovrebbe essere gia' nostro, per dover ancora giustificare il libero arbitrio che il VATICANO, non ci riconosce ancora!!!!!





2 commenti:

  1. Certo, manifestare, ma contemporaneamente bisognerebbe controllare il Movimento per la Vita e gli obiettori negli ospedali, che fanno opera di s-convincimento nei confronti delle pazienti in attesa!
    Fosse anche che il problema non debba toccare tutte le donne (io personalmente ho dovuto affrontare un aborto terapeutico e quindi non mi si può accusare di prendere la cosa alla leggera!), penso che la questione ci unirà: ho visto (grazie ai link che hai inserito) che si parla della data del 25 aprile (giorno della Liberazione - sempre che anche questo non venga "tolto"!) per piazzarci a Torino; coinciderebbe con il periodo (10/4-23/5) per l'Ostensione della Sindone (la visita del Papa è prevista per il 2 maggio...) e già ci sono in programma, oltre ad un invio massiccio di Forze dell'Ordine, zone rosse del centro attraversabili solo con permessi, su prenotazione, che abbiano attinenza con l'evento (verrà persino deviato lo storico percorso del 1° Maggio). In conclusione: spero proprio che ci si riesca ad organizzare!

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  2. Hai ragione Angie. Mai abbassare la guardia. Ognuna di noi nel suo piccolo può controinformare e formare consapevolezza in chi "non si sente coinvolta in prima persona". Mi conforta, ci deve confortare, l’immediata risposta delle donne ai neogovernatori leghisti Roberto Cota e Luca Zaia che hanno lanciato l’offensiva contro la pillola abortiva (per fare poi un apparente passo indietro, visto che le camice verdi proprio il 4 aprile hanno volantinato ad Ancona contro la Ru486). Ma non basta. E per la piazza blindata del 25 aprile a Torino possiamo "sfondare"... Spero sia possibile organizzarci al meglio. Giriamo notizie appena possibile. Vado alla caccia di link! L'informazione prima di tutto.

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